5 cose che ho imparato sulla maglia in 10 anni…

… e che vorrei mi avessero detto agli inizi.

Ecco una lista strutturata di tutti quei consigli che avrei voluto sapere quando stavo cominciando con questo hobby, esattamente 10 anni fa (ebbene si, ho imparato a fare a maglia a 22 anni).

  1. Non comprare un gomitolo solo, ti metti solo nei guai.
    Soprattutto quando non si sta parlando di matassine lace da 700-1000 metri a matassa.
    Con un gomitolo non si fa niente. Ma proprio niente di niente. Il gomitolo è quell’entità mistica che al massimo può creare due scarpine per bambino. Anzi, forse una sola.
    Lo so che con alcuni filati super lusso cashmere e baby alpaca che si è tosata da sola dicendo il rosario (cit. Marta Spring) tinte a mano da un’eremita tibetana ti sparano 20 bombe come ridere per 100 metri di filo. Però resta che con 100 metri di filo non fai molto, resterebbe quella matassina bellissima che occupa spazio nel tuo stash e che ti ha tolto fondi.
    Il segreto è avere la pazienza di risparmiare un po’ di più e prenderne almeno due. Con 200 metri di filo riesci tranquillamente a fare tutti i progetti piccoli che sogni e forse anche qualcosa per bambino che non sia un paio di scarpette.
  2. Se hai filato per una vita intera e la prossima, non comprarne più.
    Ho smesso di comprare filo nel 2014, esattamente 5 anni fa.
    E’ conciso con il mio unico e solo viaggio a Unfilodi per il mio compleanno, dove ho comprato un po’ di filato (non tantissimo).
    Poi mi sono resa conto che dentro casa mia ho filo per questa vita, la prossima e la successiva reincarnazione.
    Perciò ho smesso di comprarne e adesso sto catalogando quello che ho e sto lavorando per smaltire tutto.
    Così poi potrò comprarne di nuovo.
    E’ l’unica certezza che ho per poter dire “Non ne avevo per una vita intera!”
  3. Investi nelle punte che usi di più, non in centomila set.
    Se graviti principalmente attorno alle stesse dimensioni di filo e alle stesse tipologie di progetti, un solo set intero basta.
    Tutte le novità che vuoi provare (punte cubiche, carbonio, legno, bamboo, acrilico, punte corte, lunghe, appuntite e via dicendo) comprale nelle misure che usi di più.
    E’ inutile avere 10 ferri da 8 mm che non userai mai se fai solo ed unicamente lace.
  4. Cominciare un progetto e non leggere le istruzioni PRIMA di partire.
    Questo è un errore che continuo a commettere, non lo nascondo.
    Ho una passione per l’avere fretta, talmente tanta che del cardigan di un paio di post fa sto rifacendo un intero davanti, per la fretta.
    Prima di cominciare anche solo con il campione bisogna leggere attentamente le istruzioni, controllare di avere filo sufficiente per tutto il progetto (!), campionare il punto e/o parti della maglia magari un po’ oscure, studiare le tecniche nuove se presenti e poi cominciare.
  5. Se hai fatto un errore, correggilo. Non ignorarlo.
    Quante volte succede, diciamo la verità.
    Ci diciamo che nessuno lo vedrà, ma noi sappiamo che è lì, quell’errore maledetto.
    Come dice il detto “abbiamo fatto trenta, facciamo trentuno”, è sempre meglio disfare.
    Nessuno sa il tempo che hai impiegato per fare quel bellissimo progetto una volta che è qui.
    Però, se un errore è visibile, o il capo veste male o quella cucitura cede, è qualcosa con cui dovrai convivere tutte le volte che lo indosserai… e ne vanificherà la fatica spesa.
    Perciò disfa, correggi… o decidi di rifare, o rammenda… impiega del tempo in più per evitare che il progetto in sé diventi uno spreco di tempo e filo.

Pubblicato da Ekeloa

Mi chiamo Paola, ho 36 anni e sono italiana. Quando prendo in mano i ferri, del filo o della stoffa, accadono magie. O casini. O tutte e due.

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