Guardaroba Vintage: un nuovo abito per le feste

Un paio di settimane fa, dopo essere andata ad Abilmente in compagnia di una mia amica, mi sono dedicata ad un nuovo progetto per il mio guardaroba vintage, pronto per le giornate di festa di quest’inverno.

Sto cucendo diverse cose tratte dai libri di Gretchen Hirsch, un po’ perché la missione del guardaroba vintage non si è conclusa, un po’ perché mi piace molto.
Questo modello in particolare è contenuto nel libro che ho recensito qualche mese fa, il primo da lei pubblicato.

E’ un modello di tubino molto semplice, con scollo a cuore e segnato in vita da una doppia serie di riprese, sia sul corpino sia sulla gonna.
In particolare per questo modello è necessario tracciare sia il cartamodello del corpino che quello del primissimo modello del libro, la gonna a tubino (pencil skirt in inglese). Tendenzialmente io indosso la sua taglia 12: è sempre consigliato fare delle prove su stoffa di scarto prima di tagliare sul tessuto definitivo, ma gonne usando quel modello ne ho già fatte 3 (glomp) e il corpino l’ho misurato per intero su carta per verificare che fosse leggermente abbondante nelle misure.

Ecco in dettaglio come ho deciso di realizzare il Sultry Sheath

Per realizzare questo abito ho deciso di fare una specie di opera di riciclaggio, come per fortuna sta tornando di moda oggi: mia cugina mi regalò in passato un top verde scuro realizzato con una specie di damascato. Era uno stile particolarmente moderno che non era esattamente adatto al mio fisico e in generale la taglia era troppo grande, ma adoravo il tessuto e ho deciso di tenerlo per provare a recuperarlo e riutilizzarlo.

Dopo aver smontato interamente il top, dividendolo tra davanti e dietro, aprendo le riprese sul seno e staccando la zip dell’apertura sulla schiena, ho deciso di combinare questa stoffa con del tessuto blu che avevo acquistato da Diffusione Tessile, una specie di velluto blu di medio peso con pelo molto corto.
Dalla stoffa verde scuro ho ricavato il corpetto dell’abito mentre con il blu ho ricavato la gonna di questo modello.

 

Ho rifinito tutti i margini interni con la tagliacuci e ho cucito tutte le parti componenti usando del filo in poliestere di Gutermann nero opaco. Ho tagliato le paramonture interne del corpetto usando sempre il tessuto blu perché il verde non era sufficiente e, dato il peso, non ho voluto irrobustire niente con la teletta termoadesiva.

Se dovessi trovarci un errore, probabilmente il peggiore è quello che ho dimenticato di rifilare i margini interni delle paramonture prima di rigirare e chiudere i fianchi (l’abito si indossa con una zip sul centro dietro), quindi le spalline sono un po’ grosse. Pazienza, come si dice dalle mie parti “sveja bauchi” (che gli stupidi si sveglino).

Adesso sto aspettando lo stipendio per recuperare una zip da 60 cm per ultimare il progetto, ma ecco qui le foto della prima prova.

Ovviamente l’orlo è ancora da fare perché attendo di poter provare l’abito chiuso correttamente (e non solo tenuto fermo da spilli)!
Ringraziamo anche la decenza dei miei calzini e la qualità fotografica del selfie telefonico: spero di recuperare un treppiede per la reflex questo Natale come auto-regalo (sempre se non compro un’altra pentola a pressione).

Per oggi è tutto: vorrei solo chiedere un grande piacere a chi ancora è sopravvissuto e mi legge.
Potreste per cortesia provare a commentare questo post? Ho il terrore che i commenti non funzionino e vorrei capire se è un problema o no.

Se avete anche domande, richieste, idee, comunicatele. Non c’è nessun problema e io cercherò di scrivere anche in base a quello di cui avete bisogno.

 

Pubblicato da Ekeloa

Mi chiamo Paola, ho 36 anni e sono italiana. Quando prendo in mano i ferri, del filo o della stoffa, accadono magie. O casini. O tutte e due.

4 Risposte a “Guardaroba Vintage: un nuovo abito per le feste”

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