A volte ritornano

Mi sono appena accorta che è dal 2020 che non scrivo più niente in questo posto.

In verità vi dico, per chi ancora legge le mie disavventure, che è successo di tutto e niente da allora.

Ormai ho perso qualsivoglia capacità di esprimere i miei pensieri scrivendo (sto diventando una barbara illetterata) perciò credo che proseguirò il resto del post a elenchi puntati, così almeno riassumo cosa è successo in questo lungo tempo.

2020

  • Una volta rientrata l’emergenza Covid iniziale, quella con le quarantene e chiusi in casa, siamo passati alla modalità “strega comanda colore”… ve la ricordate ve’? Giallo esci ma non fuori provincia, rosso non esci proprio, bianco zona Covid free… bene.
    Sebbene io reputi che il mio lavoro non sia proprio così indispensabile per l’umanità, in realtà ho scoperto che lo è. Perciò, codici Ateco alla mano, praticamente da dopo Pasquetta ho sempre lavorato… e non in smart-working.
    Per l’amor di Dio, all’inizio non eravamo proprio oberati di lavoro, ma nemmeno completamente fermi.
  • Durante l’agosto 2020 si è sposata mia suocera con il compagno degli ultimi 10+ anni. Cerimonia intima, molto carina.
  • Ad Agosto comunque siamo riusciti a fare un paio di settimane di ferie… ma con la storia del “non so in che zona siamo aiuto”, siamo andati (io e Rob) un paio di giorni a Rovereto in moto. Ci serviva un posto al relativo fresco con piscina. L’abbiamo trovato. Ho visitato un paio di musei e poi è ricominciata la routine.
  • Fino a fine 2020 ho bene o male vivacchiato della serenità psicologica che mi aveva donato lo stare a casa per la quarantena Covid. Lungi da me dire che quel periodo è stato fantastico, perché un sacco di gente c’è morta di quella porcheria e anche persone che conoscevo e particolarmente giovani, però il fatto di poter stare tra le quattro mura della mia casa, non dover andare a lavorare, potermi dedicare ai miei hobby per staccare la spina mi ha rigenerato mente e corpo.
    Lo avete visto: in quelle tre settimane praticamente mi son rifatta il guardaroba.

2021

  • Ho atteso con l’impazienza disumana l’arrivo dei vaccini.
    Stavo cominciando a sbroccare all’idea di non potermi muovere liberamente, non che volessi diventare il nuovo Vasco De Gama, però l’idea di poter andare a 15 km da casa mia per fare la spesa mi faceva sentire bene.
    Nella mia zona c’è stato anche un gran tasso di no-vax (ahimé), forse perché in fondo in fondo sono circondata da teorici del complotto. Pazienza.
  • Sono riuscita a fare entrambe le dosi di vaccino prima dell’inizio delle ferie estive (evviva!): anche quell’anno abbiamo deciso di rimanere in Italia, ma questa volta andare direttamente sul Lago di Garda in moto.
    Abbiamo fatto il giro del Lago, ci siamo sparati una cosa tipo 500 km in un giorno facendo il Passo Tonale, Gavia, Stelvio e ritorno a Torbole, anche in questo albergo piscina e pensione 3/4, visitato cascate e posti carini.
  • Ho continuato a cucirmi delle cose, fare progetti, ma sempre meno… anche perché, a fine 2021, ho cominciato a studiare Cinese.
    Si, avete letto bene, Cinese.

2022

  • Tra la fine del 2021 e il febbraio 2022 ho dato gli esami HSK1-2 per il livello di Cinese (comprensione scritta e orale), passati entrambi con 200/200.
    Ho continuato con i corsi e durante l’anno ho concluso HSK3-4 (secondo le vecchie idee, l’HSK4 era un B2 in Cinese, io vi dico chiaramente che è una cag*ta pazzesca, sfiori sfiori l’A2 con un HSK4 2.0) e i corsi di HSKK base e intermedio (che sarebbero per dare l’esame orale).
    Non ho più dato esami, primo perché sono una maniaca pazza che vuole il massimo dei voti, secondo perché le date cadevano sempre male, terzo perché hanno cambiato le dinamiche con cui dare gli esami, ossia obbligatorio scritto + orale lo stesso giorno per poter prendere la certificazione. E siccome ad esame son quasi 200 neuri, prendere un voto del menga, passare il livello ma non poter ridare l’esame per 2 anni per migliorare la votazione… anche no.
  • Nel 2022 io e Rob abbiamo deciso che sarebbe stata (finalmente) cosa buona e giusta sposarci.
    Però col fresco nel 2023, che il 2022 era già troppo affollato di festeggiamenti di matrimoni di mie colleghe.
  • Nell’agosto 2023 abbiamo deciso di andare in ferie a Innsbruck. Città bellissima.
    Saremmo voluti andare in moto, ma prevedevano una settimana di piogge intense, perciò siamo andati in macchina che non c’abbiamo più ventanni.
    Abbiamo visitato un sacco di posti, castelli, musei, il museo di cristallo Swarovski, il Tettuccio d’Oro, l’Alpenzoo, … insomma, se volete andare, andateci che merita!
  • A fine 2022 ho anche preso il Covid! Nonostante le 3 dosi.
    Una brutta bestia, visto che sono asmatica (e fumatrice… si lo so). Mi ha atterrato ma, siccome nella vita mai una gioia, mentre tutte le mie colleghe con il Covid han perso decine di chili e son ritornate si sfinite ma con dei fisicacci, io sono restata la stessa barilotta di sempre.
  • In merito al matrimonio ho deciso di farmi il mio abito da sposa (qui potete urlare, se vi sembra giusto).
    A settembre/ottobre ho cominciato a progettarlo. A dicembre ho finito di sistemare cartamodello e tagliato un abito di prova con vecchie lenzuola.
    Nel frattempo ho anche fatto tutte le partecipazioni con l’aiuto di Corel Draw e una fidata taglierina. Ho an
  • che fatto le buste con la fustellatrice dedicata.

2023

  • A fine gennaio ho acquistato la stoffa per l’abito da sposa con l’aiuto della mia adorata testimone di nozze, Deb, la persona più bella che abbia conosciuto nell’****** posto in cui lavoro (**** metteteci l’aggettivo che più vi piace).
  • Il 5 marzo ho finito l’abito.
    Se non lo sapete, leggenda narra che farsi l’abito da sposa da soli porti sfiga. Perciò, per annullare questo malocchio, ho fatto tagliare l’abito ad un collega di lavoro e ho fatto cucire la zip ad un’altra collega di lavoro. Ma tutto il resto l’ho fatto io.
    E’ perfetto? Assolutamente no. E’ fantastico, bello come se fosse di atelier? Manco per idea. E’ mio, sono felice di averlo fatto io, ho comunque fatto la mia figura ed ero entusiasta del risultato? ANCHE SI. TROPPO.
    In quel periodo ho fatto anche le prove trucco e parrucco… e tutto avrei pensato, ma mai che la mia acconciatura, tra una cosa e l’altra, mi sarebbe venuta a costare più della stoffa che ho comprato per l’abito. Ed erano 7 metri di mikado misto seta. Fate un po’ voi i conti.
  • A causa di tutto questo studio di cinese, per cercare di migliorare il parlato (perché sappiate, sono una chiavica in pronuncia, ma proprio male male MALE), sono diventata dipendente da c-drama. Credo di essere, ad oggi (agosto 2023) attorno alla 50ina di serie viste. AIUTO.
  • Tutte le spose perdono peso dallo stress? Beh, la sottoscritta no.
    Io ho cominciato una espansione universale attorno al dicembre 2022 che si sta protraendo fino ad oggi. E n
  • o, non sono incinta, sono solo un pozzo senza fondo pieno di schifezze, alcool e roba zuccherata. Così mi imparo a mangiare di m*rda.
  • Mi sono sposata il 15 Aprile.
    Una giornata con un tempo del c***o. Sole, poi tempesta, poi sole di nuovo… un FREDDO. Però bellissimo, tutto.
    Abbiamo deciso di fare “una americanata”, come l’abbiamo sempre definita io e Rob.
    Siccome ci siamo sposati con il rito civile, abbiamo fatto tutto al ristorante. A pranzo una cosa super-intima con solo la famiglia di Rob, i testimoni e alcune mie carissime amiche; la sera, come si dice dalle mie parti, “festin bueo” (ma non esagerato).
    Io ho ballato per tutto il tempo con colleghi e amici, il mio ormai diventato marito ha mantenuto il suo status di “uomo vero che non balla” (cit. di In & Out).
  • Siamo andati in viaggio di nozze in Umbria e un paio di giorni in Slovenia alle terme. Tutto molto easy, tranquillo.

Bene, ho più o meno riassunto i 3 anni passati.

Sono andata in ferie anche quest’anno, precisamente due settimane fa, al confine con la Svizzera.
Avrei però bisogno di fare altre 3-4 settimane di ferie. Per riprendermi psicologicamente ecco.

Pubblicato da Ekeloa

Mi chiamo Paola, ho 36 anni e sono italiana. Quando prendo in mano i ferri, del filo o della stoffa, accadono magie. O casini. O tutte e due.